Femminile Plurale
Gentile Bersani,
ricevo la sua mail e le propongo alcune mie riflessioni.
Scrivo con l'occasione anche al comitato Pisapia visto che a Milano abito e per Pisapia ho dato il mio piccolo contributo nella campagna elettorale.
La vittoria di Milano, parlo di quella perché in quella mi sono impegnata, è stata costruita certamente con il contributo dei partiti, ma non sarebbe stata possibile senza la migliaia di volontari APARTITICI che hanno donato tempo, energie, intelligenza, spirito di iniziativa personale e che hanno messo la faccia, ognuno la propria, a favore dell'elezione di Pisapia, rianimando i tiepidi, trovando i punti di contatto con gli indecisi, coi titubanti, con coloro i quali erano stufi marci di vedere la città amata allo sbando, in mano a gente senza scrupoli e/o progetti.
Quindi ben venga anche la verifica positiva di quello che han fatto i partiti, il Pd in questo caso, ma, almeno per come viene percepito da me, normalissima cittadina, il buon risultato elettorale del Pd è stato dovuto tanto, tantissimo, all'impegno di Stefano Boeri che con lealtà fuori dal comune, malgrado la sconfita personale alle primarie, ha dato tutto se stesso per la vittoria di Pisapia.
Non è questione di sminuire i risultati, quanto piuttosto di comprenderli senza volerli piegare a una tesi o a un fine.
Quello che la base (si chiama ancora così o è un atavismo di mia memoria?) sta continuando a dire/chiedere/proporre è di piantarla con le alleanze coi centri, coi moderati, con gli incolori.
Dove la sinistra ha saputo difendere il proprio essere di sinistra, proponendo programmi di sinistra, dicendo cose di sinistra come implorava già Moretti a D'Alema nel 1994, allora là il popolo di sinistra ha risposto all'appello.
Proseguendo con la scelta dissennata di voler fare i cerchiobottisti, i vertici del Pd non attireranno i veri centristi e allontaneranno i propri elettori naturali.
Io sono felice che Milano sia, tutta - anche 9 consigli di zona su 9 - governata dalla sinistra, da Pisapia che ha guadagnato voti andando ovunque, anche alle Acli (questo è il racconto di una mia conoscente ipercattolica che tentavo di spingere a votare Pisapia) e dicendo loro, senza infingimenti, senza giri di parole, senza azzeccagarbuglismi: io lo so a chi sto parlando, so le vostre posizioni sulla "famiglia", ma vi dico anche che se sarò sindaco farò il registro delle coppie di fatto e vorrei condividere con voi una riflessione: lasciamo stare gli adulti e il perché e il percome questi decidano o meno di sposarsi in comune, in chiesa,
dove vogliono. riflettiamo sulla condizione dei figli... Milano è piena di ragazzi che non hanno i medesimi diritti dei loro compagni, di ragazzi che non hanno le stesse tutele dei loro cuginetti.... Poniamoci il problema di questi ragazzi.
Ecco, con un ragionamento così limpido, senza sotterfugi, senza volersi ingraziare una platea, Pisapia è riuscito ad essere onesto con se stesso, leale con i suoi elettori/sostenitori ed efficace nella sua campagna elettorale.
Spero che i vertici pd, ma anche tutti coloro che sono iscritti e agiscono la politica sappiano trarre dalla vittoria di Milano e dallo stile che l'ha resa possibile un insegnamento di lungo corso.
Quindi auguri a tutti, alle nostre città in cui oggi si è sorriso di più, ai nostri Sindaci che hanno di fronte un lavoro immenso (perché non partono da una condizione zero sul piano cartesiano, ma meno 100 e dovranno risalirlo tutto prima di avere risultati positivi), ai partiti che sono l'anima della libertà e della partecipazione, a noi cittadini che non vogliamo essere messi in un cantuccio adesso che abbiamo fatto la nostra parte, ma desideriamo partecipare alla vita pubblica come gli ateniesi del V secolo, perché è un diritto e perché è un dovere.
Accolga perciò l'appello di chi, come me, sente un profondo senso di ribellione nel leggere una mail in cui si fanno, ancora, ancora una volta, le somme e le sottrazioni dei meriti.
Proviamo a volare, tutti, un pochino più alto.
Un cordiale saluto e un augurio di buon lavoro.
Silvia Cutaia